Mercoledì Recensione

La notizia che Tim Burton avrebbe diretto metà degli episodi di “Wednesday“, il nuovo dramma di Netflix sulla giovane figlia della famiglia Addams ossessionata dalla morte, ha suscitato interesse. Sarebbe il primo vero lavoro televisivo di Burton in quasi 40 anni, da quando ha diretto episodi di “Faerie Tale Theatre” e “Alfred Hitchcock Presents”. E Burton, un narratore spesso magico attratto da materiale fuori posto, sembrava che potesse essere un buon compagno per la macabra famiglia di cartoni animati di Charles Addams.

mercoledì

Ma né Addams né Burton sembrano essere la forza principale dietro “Wednesday”. Lo spettacolo è stato creato da Alfred Gough e Miles Millar, meglio conosciuto per la serie del giovane Superman “Smallville”, e la sensibilità di “Wednesday” si allinea con quel lavoro precedente: melodramma adolescenziale di alto livello. Più incentrato sull’umorismo morboso, di sicuro, e, come “Smallville”, ragionevolmente ben eseguito e divertente. Ma ancora, melodramma adolescenziale.

A tal fine, il resto della famiglia Addams è per lo più assente dallo spettacolo, sebbene gli attori che interpretano quei personaggi famosi siano i grandi nomi del cast. Catherine Zeta-Jones e Luis Guzmán, nei panni dei genitori di Mercoledì, Morticia e Gomez, sono presenti principalmente in un solo episodio; lo stesso vale per Fred Armisen nei panni di suo zio Fester. Oltre a Wednesday di Jenna Ortega, l’unico membro della famiglia con un ruolo regolare è Mano.

“Mercoledì” inizia con un tipico atto di violenza calcolata da parte della sua eroina, come per stabilire la sua buona fede. Quest’atto però la fa espellere dal liceo e mandata dai suoi genitori alla Nevermore Academy, una scuola del Vermont per “emarginati” dove le combriccole sono composte da lupi mannari, vampiri, sirene e simili. Quando Wednesday scopre che le persone vengono uccise da un mostro nei boschi vicini, entra in modalità detective e, a fine stagione, riuscirà a venire a capo del caso.

I temi della redenzione adolescenziale di “Wednesday” si adattano bene anche alla ventenne Jenna Ortega, volto conosciuto già nella serie Disney “Jane the Virgin” e nel film “Scream”. Brava nella parte, riesce a risultare credibile pure nel rapporto con la sua effervescente compagna di stanza lupo mannaro, Enid (Emma Myers, che offre la performance più vivace e divertente dello spettacolo).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.