MS Marvel Recensione

Poco dopo che Kamala Khan (Iman Vellani), l’eroina di Ms. Marvel di Disney+, ha ottenuto i suoi poteri, il suo migliore amico Bruno (Matt Lintz) le chiede come ci si sente a maneggiarli. Guarda con stupore la propria mano destra, avvolta in strati cristallini di luce blu. “Come se un’idea prendesse vita“, risponde.

Ms Marvel

È una descrizione ordinata dei suoi doni, che (in una deviazione dai fumetti, dove è in grado di manipolare le dimensioni e la forma del suo corpo) le permettono di solidificare quella luce in scudi o trampolini di lancio o qualsiasi altra cosa possa immaginare. È anche la sua storia in poche parole. Più di qualsiasi altro personaggio del Marvel Cinematic Universe, Kamala è la pura incarnazione della realizzazione del desiderio di una fan. Il fatto che succeda tutto a un adolescente musulmano americano pakistano che contrasta con l’impostazione predefinita del genere da ragazzo bianco rende la fantasia ancora più dolce.

Per alcuni anni è successo che i nuovi personaggi introdotti nell’MCU abbiano seguito le narrazioni principali dell’MCU più o meno allo stesso modo in cui il resto di noi ha seguito le narrazioni principali dell’MCU. Anche loro ricordano di aver visto i Vendicatori combattere Loki sullo skyline di New York o di aver pianto per la morte di Iron Man; la differenza tra il nostro mondo e il loro è semplicemente che per loro è stato tutto reale.

Il fandom di Kamala, tuttavia, ha un fervore da rivaleggiare con qualsiasi fanatico della Marvel della vita reale. La prima volta che sentiamo la sua voce, sta raccontando un video che ha realizzato sugli exploit dei Vendicatori, che ha illustrato con bambole di carta disegnate a mano e diorami costruiti con qualsiasi materiale scolastico avesse a portata di mano. Quando non sta ricapitolando senza fiato la Battaglia della Terra o teorizzando se Thor sia segretamente un giocatore, sta mettendo a punto il suo cosplay di Captain Marvel per partecipare al concorso AvengerCon.

È, infatti, proprio in quell’evento che entra nei suoi poteri per la prima volta, attraverso un misterioso cimelio di famiglia che ha indossato per completare il suo costume. Iman Vellani si è calata perfettamente nella parte e risulta più che credibile nel ruolo della goffa nerd che sgattaiola inosservata attraverso i corridoi delle scuole superiori mentre manifesta in segreto i suoi fantastici poteri.

Durante la prima stagione, “Ms. Marvel” ha notevolmente bilanciato una storia di formazione e origine da supereroi. La dinamica di Kamala con i suoi genitori ha mostrato una crescita organica significativa e Muneeba è tutt’altro che un archetipo materno rigoroso. La cultura e la storia dell’Asia meridionale svolgono un ruolo essenziale nella storia e nell’atmosfera, aprendo ulteriormente il mondo MCU. Le amicizie di Kamala e le fiorenti storie d’amore sono altri punti salienti. I Clandestini però sono poco centrali nella trama, portando al vero problema della mini serie… la mancanza di un vero villain.

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